
Ursus Arctos – foto Pino Oss
Maestoso e affascinante, l’orso bruno (Ursus arctos L.) suscita da sempre l’interesse dell’uomo, tanto che la sua storia si è più volte intrecciata a quella della nostra specie.
Perseguitato con ogni mezzo per secoli, l’orso rimase confinato in una ristretta area del Trentino occidentale, che a protezione del plantigrado, divenne il Parco Naturale Adamello Brenta.
Life Ursus
Per evitare l’estinzione ormai imminente della specie, nel 1996 il Parco ha avviato il progetto di reintroduzione Life Ursus. Tra il 1999 e il 2002 sono stati rilasciati 10 esemplari di orso bruno, che si sono ben adattati al nuovo ambiente di vita e hanno dato origine ad una popolazione che oggi consta, sulle Alpi Centrali, di circa 100 esemplari.
Il ritorno definitivo della specie sulle Alpi è però ancora lontano: nonostante l’idoneità ambientale di gran parte dell’Arco Alpino, il futuro dell’orso è fortemente legato allo sviluppo di una cultura di convivenza tra uomini e orsi.
Progetto Orso
Per questo motivo, l’impegno del Parco prosegue, grazie all’attività di ricerca scientifica e all’opera di sensibilizzazione che il Gruppo di Ricerca e Conservazione dell’Orso Bruno conduce nell’ambito del Progetto Orso.
Life Arctors
Il Parco è stato inoltre partner del progetto LIFE ARCTOS “Conservazione dell’orso bruno: azioni coordinate per l’areale alpino e appenninico”, un’iniziativa volta a favorire la tutela delle popolazioni di orso bruno delle Alpi e degli Appennini e a sostenerne l’espansione numerica conclusa nel 2014. Scarica qui il documento “COMUNICARE L’ORSO – Attività intraprese e lezioni apprese nell’ambito del Progetto LIFE ARCTOS: .pdf, 2Mb).
Scarica le ultime pubblicazioni sull’orso del Parco:
– Documenti del Parco n.18 – L’impegno del Parco per l’orso: il Progetto Life Ursus (.pdf 10.6Mb).
– Influence of human disturbance towards brown bear. Expert opinion based survey (.pdf 3.8Mb).