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La valle alpina che sale da Carisolo, in Val Rendena, e separa i massicci dell’Adamello e della Presanella. Da un secolo e mezzo incanta i viaggiatori e gli alpinisti di tutto il mondo per i suoi grandiosi scenari naturali: selvaggi versanti ammantati da boschi, inaccessibili rupi, verdissimi pianori incantati, vertiginose cascate, immacolati ghiacciai.

Come si raggiunge

In Val Rendena, da Carisolo, si imbocca la strada provinciale della Val Genova. La si percorre per alcuni chilometri fino al bacino e quindi al parcheggio. Durante il periodo estivo si può proseguire in auto pagando un pedaggio oppure, nel mese di agosto, utilizzando i bus navetta a pagamento che percorrono la valle fino al Pian di Bédole.

Alla scoperta della valle

Famosa come la Valle delle Cascate: quelle di Nardis, un salto spettacolare di 100 metri, e di Lares, da scoprire salendo nel bosco. Moltissime e varie sono infatti le cascate che la impreziosiscono. Dalla selvaggia Val Siniciaga scende la cascata del Casòl, proseguendo si incontrano le cascate di Làres e di Folgorìda. Sul fondovalle anche il torrente Sarca forma spettacolari salti d’acqua: quelli di Casina Muta, Stablèi, Pedrùc, Pont delle Cambiali e Mandron.
Le valli laterali Germenega, Siniciaga, Lares, Folgorida a destra, Nardis, Gabbiolo e Cercen  a sinistra, sono di una bellezza unica e selvaggia. Scenario anche degli scontri tra gli eserciti italiano e austroungarico durante la prima guerra mondiale. In val Genova la guerra di alta montagna ha lasciato tracce evidenti e impattanti: i luoghi più impervi come ghiacciai, creste e pareti diventarono quotidiano teatro di guerra/campo di battaglia. Con ogni tempo e in ogni stagione la presenza delle truppe ha sconvolto i ritmi lenti di ambienti fino ad allora incontaminati.

Il Comune di Strembo, in collaborazione col Parco Naturale Adamello Brenta, ha scelto di trasformare una piccola stalla per il cavallo, situata in loc. Todesca Ragada, In un nodo di memorie: il “Casöt da Genua”.
In questa piccola baita alcune suggestioni ci portano lassù, come spettatori moderni in un viaggio nel tempo, per tenere memoria di un passato di guerra che non possiamo dimenticare.
I temi dell’allestimento sono:

ANIMALI IN GUERRA
I CADUTI DELLA GUERRA IN MONTAGNA
LA TELEFERICA DELLA TODESCA
RAGADA E TODESCA NELLA GRANDE GUERRA
Visualizzazione 3D - Val Genova

Imponenti formazioni rocciose di natura cristallina (tonalite) ci stupiscono: la Presanella (3558 m), la Busazza (3225 m), il Crozzon di Làres (3354 m), le tre Lobbie (Alta 3195 m, di Mezzo 3033 m, Bassa 2958 m), la Cima Mandrone (3283 m). Qui, nell’800, iniziarono le prime esplorazioni alpinistiche sulle montagne del Trentino. Infine il ghiacciaio Adamello-Mandron è l’area glaciale più estesa delle Alpi Italiane con circa 18 chilometri quadrati. Frequenti e inaspettati sono gli incontri con il camoscio, la marmotta, il capriolo, la pernice bianca, il gallo forcello e il gallo cedrone.
Il nome Val Genova sembra derivare dal toponimo “Zènua”, presente in documenti del 1200 e che indica un territorio ricco di acque.

L’ambiente

La Val Genova, solco glaciale percorso dal fiume Sarca, è una laterale della Val Rendena che da Carisolo si inoltra per 17 chilometri tra Adamello e Presanella, con un susseguirsi di gradinate e tratti in piano da cui scendono impetuosi salti d’acqua.Visualizzazione 3D - Val Genova
La valle termina nella piana di Bedole, delimitata dallo spettacolare anfiteatro glaciale delle vedrette delle Lobbie e del Mandrone. La Val Genova è uno dei simboli del Parco naturale  e per salvaguardare il suo ambiente naturale abbiamo ideato un progetto di mobilità sostenibile.
Fitti boschi di conifere ricoprono i fianchi della valle, mentre faggio e latifoglie crescono nei tratti più favorevoli dove si può ammirare una ricca varietà di specie data dall’unicità del paesaggio.

Scarica AdamelloBrenta l’App del Parco, per avere sempre con te le info su questa valle e su tutte le altre valli del Parco.

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