Incastonato tra le montagne del Gruppo della Presanella, tra rocce e foreste rigogliose di abeti rossi, si apre alla vista in una conca naturale il Lago di Nambino, placido specchio lacustre di origine glaciale da cui si possono ammirare le frastagliate guglie delle Dolomiti di Brenta.
Al di sopra della conca in cui si estende Madonna di Campiglio e della Piana di Nambino, con breve e facile escursione raggiungete il lago di Nambino, posto tra Cima Pancugolo e Monte Zeledria sotto la Busa dei Cavai. Meta apprezzata da famiglie e turisti, il lago può essere il punto di partenza per escursioni più impegnative in quota, una su tutte il famoso Giro dei cinque laghi di Madonna di Campiglio.
Non si sospetterebbe che un laghetto di montagna così calmo e placido abbia trascorsi oscuri e nefasti… eppure si racconta che sul suo fondo in passato abbia vissuto nascosto un dragone alato che un dì si dilettò a fare strage di mucche, vitelli, pecore e capre. Ma non preoccupatevi … pare che il mostro di Nambino sia stato ucciso anni or sono da un cacciatore della Val di Sole che ne appese le spoglie sulle volte della chiesa di Santa Maria di Campiglio.
Sconfitto il mostro, ora il Lago di Nambino resta un luogo ameno e tranquillo, un bacino allungato e poco profondo circondato dal verde delle rigogliose foreste di abete. Raccogliendo le acque dai soprastanti laghi Gelato, Serodoli e Lambin, le rilascia originando la Sarca di Nambino.