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Da Tione si risale verso le località di montagna, fino ai piedi delle cime dell’Adamello. Le vette si riflettono negli specchi d’acqua turchina, creando un incantevole gioco di riverberi e forme. Sono questi i laghi di Valbona, un’area suggestiva dove la vegetazione primordiale delle Alpi si svela in tutta la sua bellezza.

Come si raggiunge

Da Tione di Trento si segue la comoda strada che conduce fino a località Zeller (1378 m), dove si può lasciare l’auto. Quindi si prosegue imboccando una strada forestale che si inoltra fino a Malga Cengledino (1667 m). Da qui, lungo il sentiero (segnavia Sat n° 225), si raggiungono il Bait dei cacciatori e, quindi, i laghi di Valbona.

Alla scoperta della valle

I laghi di Valbona sono una meta che permette di vivere l’esperienza del silenzio, oggi sempre più difficile da provare nelle valli alpine. Il sentiero è sempre ben tracciato e non presenta difficoltà. Diversi punti di appoggio distribuiti lungo l’itinerario consentono di spezzare il percorso, trasformando l’escursione in un piacevole avvicinamento alla montagna ricco di stimolanti incontri con la vegetazione primordiale delle Alpi e stupende visioni sul Gruppo Brenta che si apre ad est.

L’ambiente

La zona dei laghi di Valbona si trova nella conca del versante che da Tione sale verso Cengledino. I laghi hanno una forma circolare, aspetto che evidenzia la loro origine glaciale. Costituiscono un’ampia distesa di zone umide con torbiere e sono incastonati nell’omonimo circo glaciale, chiuso in quota da cime rocciose. L’area circostante è formata da vaste praterie ricoperte da rododendri, ginepri e ontano verde. A monte della Malga Stablo Marc, nel bosco ad alta quota, possiamo ammirare dei larici secolari mentre scendendo si entra nel fitto bosco di abete rosso.

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