Seleziona una pagina
Home > Il Parco > Ricerca e biodiversità > Progetto BioMiti > PLOT 2: alla base delle pareti di Cima Grostè a 2700m s.l.m.

PLOT 2: alla base delle pareti di Cima Grostè a 2700m s.l.m.

Ad ogni passo la ricerca dell’equilibrio. Passiamo ghiaioni, placche, aggiriamo blocchi di roccia, saliamo e scendiamo da grossi massi. Le pareti rocciose ci sovrastano e profonde fessure ne indicano il destino. Spesso interrompiamo la sequenza ritmica dei passi per ascoltare i canti gutturali (ascoltali anche tu) delle pernici bianche (Lagopus muta).

Non è raro in questi ambienti scorgere le tracce del camoscio. Questo ungulato si contende il titolo di “principe delle vette” con un altro rappresentativo delle Alpi: lo stambecco, presente però solo nel settore occidentale del Parco. La loro evoluzione ha sviluppato zoccoli altamente specializzati. Consentendo al camoscio un’ottima capacità di “galleggiamento” sulla neve, e allo stambecco, un’inimmaginabile aderenza sulle pareti rocciose, quasi delle scarpette da arrampicata.
Restiamo senza parole nell’osservare le imponenti pareti che sovrastano l’area. La colorazione a “macchie da leopardo” attira l’attenzione: ci troviamo infatti in un antichissimo fondale marino ormai scomparso da milioni di anni. L’ambiente in cui si è formata la dolomia principale. Siamo a quota 2600m, nel cuore delle Dolomiti di Brenta.

Nel Plot rientrano due habitat, che per il loro pregio e per la loro scarsa distribuzione a livello comunitario, fanno parte della Rete Natura 2000. Si tratta di un network di aree riconosciute dall’Unione Europea come strategiche per la conservazione della biodiversità a livello sovra-nazionale.

Di seguito il grafico delle temperature medie giornaliere registrate dal giorno di installazione della strumentazione (03.07.2018)  fino all’ultima raccolta dei dati (26.10.2018).

surgiva