Si chiama “STEPPA”, Sustainable Tourism in Enterprises, Parks and Protected Areas (turismo sostenibile nelle imprese, nei parchi e nelle aree protette). Il progetto finanziato dall’Unione europea e presentato da dieci partner d’Europa che hanno unito le rispettive esperienze maturate nel settore del turismo sostenibile.
Ad accomunare le aree protette che partecipano al progetto europeo è il fatto di aver adottato la Carta Europea del turismo sostenibile (Cets).
Il progetto è iniziato nel mese di giugno 2010 e si è concluso a dicembre 2011.
I partner
- Università di Joensuu-Centro studi sul turismo (Finlandia), capofila e partner scientifico del progetto
- Università metropolitana di Leeds-Dipartimento per il turismo sostenibile (Gran Bretagna), partner scientifico
- Europarc Federation (Federazione europea dei parchi. Vi fanno parte 411 membri di 36 Paesi: aree protette, dipartimenti governativi, organizzazioni non governative e imprese che si occupano di protezione della natura)
- Parco Naturale Alpi Marittime (Italia)
- Parco Naturale Adamello Brenta (Italia)
- Consejeria de Medio Ambiente of Andalucia (Spagna)
- Nationalparkverwaltung Harz (Germania)
- Cornwall Sustainable Tourism Project (Inghilterra)
- State Nature Conservancy of Slovak Republic (Slovacchia)
- Latvian Country Holidays (Lettonia)
Gli Obiettivi
Il progetto aveva come obiettivo l’implementazione della strategia di turismo sostenibile prevista dalla Carta. In particolare promuovere e rafforzare la cooperazione tra i parchi e le imprese turistiche che operano sul territorio delle aree protette. Le aziende che adottano strategie legate alla sostenibilità sono più competitive sul mercato, e hanno una maggiore consapevolezza su come un territorio protetto e tutelato possa offrire un prodotto più appetibile sul mercato.
Il Coinvolgimento del Parco
Nel caso del Pnab sono stati coinvolti principalmente gli alberghi “Qualità Parco” con l’attivazione di progetti legati alla sostenibilità.
Nell’estate 2010 abbiamo fatto un’indagine sulla domanda e sull’offerta turistica per individuare l’esistenza di un legame tra le pratiche di sostenibilità e la competitività delle aziende sul mercato.
Il progetto inoltre prevedeva la redazione del manuale italiano della “Fase 2” della Cets alla quale il Pnab ha lavorato in sinergia agli altri sei parchi italiani che hanno adottato la Carta. La “Fase 2” mira a coinvolgere, in modo attivo nelle buone pratiche di turismo sostenibile, le imprese turistiche. Nel caso del Parco Naturale Adamello Brenta gli alberghi “Qualità Parco”.
Con l’avvio del progetto è partita una campagna promozionale che valorizza il network internazionale nato con il progetto STEPPA. Il che dà visibilità, su scala europea, ai parchi e alle imprese coinvolte, attraverso strumenti di comunicazione quali sito web dedicato, newsletter e depliantistica.
Il progetto ha previsto l’organizzazione di quattro meeting, uno dei quali ospitato dal Parco naturale Adamello Brenta dal 29 al 31 marzo 2011.
Il progetto ha rappresentato per il Parco la possibilità di ottenere un finanziamento importante per proseguire nell’implementazione della strategia di turismo sostenibile iniziata con l’adozione della Cets (fine 2006). Ma soprattutto di fare rete con altre realtà europee che si stanno impegnando nell’individuare nuove opportunità di turismo soft, appetibili per il mercato e sostenibili per l’ambiente. Progetti come questo permettono al Parco di relazionarsi in modo attivo con realtà geograficamente lontane dalla propria, ma alle prese con le stesse problematiche. È importante fare massa critica e condividere soluzioni comuni a problemi identici.